Si è svolto a Roma presso la sede dell’Università Pontificia Antonianum in data 11 aprile 2024 il convegno dal titolo “Intelligenza artificiale : istruzioni per l’uso” organizzato con l’Ordine degli Avvocati di Roma dall’avv. Alberto Bozzo (PT Consulting) con la collaborazione della nostra Associazione ICT Dott.Com, di Anorc e con Il Sole 24 ore Media Partner.
Nell’occasione della presentazione di un diploma dedicato all’etica ed all’intelligenza artificiale dell’Università Pontificia Antonianum, la giornata formativa è stata inaugurata dal primo intervento che per questioni di impegni ordinistici è stato tenuto dal Prof. Avv. Antonio Caiafa (Coa Roma) che ha apportato alcune riflessioni in tema di risvolti deontologici che potrebbero capitare senza il dovuto discernimento per l’utilizzo incauto di strumenti tecnologici da parte dei professionisti. L’avvocato ha ricordato che ancorché la responsabilità civile e penale potesse essere scongiurata, in alcuni ambiti potrebbero rimanere spazi per responsabilità di tipo deontologico. Ha invitato infine i relatori ad inviare le proprie riflessioni anche all’Ordine degli Avvocati di Roma sulle tematiche da essi trattate durante il pomeriggio.
Il moderatore avv. Alberto Bozzo ha ringraziato l‘Avvocato e l’Ordine degli Avvocati di Roma per il prezioso contributo ed ha ceduto la parola al Prof. Francesco Pizzetti onorato della sua presenza dichiarando che l’ha anche avuto come stimato docente in passato. Il Professore ha così dato il via al primo commento sull’IA Act, effettuato un quadro olistico sull’epoca digitale che stiamo vivendo permeata da un clima di competizione globale. Tra i vari spunti di riflessione apportati si chiede se sarà riconoscibile dall’uomo il rapporto tra un robot dotato di intelligenza artificiale e come funzionerà il diritto d’autore sulle immagini raccolte in rete. Inoltre, ha invitato alla riflessione sulla responsabilità da danni derivanti dal trattamento del dato.
Il moderatore avv. Alberto Bozzo ha ringraziato il professore per il prezioso contributo ed ha ceduto la parola al Prof. Donato Limone, onorato della sua presenza e che ha soffermato la propria attenzione su alcuni articoli dell’AI Act che trattano della nuova valutazione d’impatto per i sistemi ad alto rischio e sul fatto che, a suo parere, di tale normativa non ci sarebbe stata necessità in quanto percepisce il testo come eccessivamente tecnico la cui emanazione avrebbe dovuto essere ancora rinviata per un migliore perfezionamento. Ciononostante, invita a riflettere sul livello di astrazione che una norma ritiene non dovrebbe avere negli ambiti tecnici che a volte la tecnologia richiede.
Il moderatore avv. Alberto Bozzo ha ringraziato il professore per il prezioso contributo ed ha presentato la nostra Presidente Paola Zambon, onorato per la sua presenza, ringraziandola per aver accettato il proprio invito in quanto stimata docente del Laboratorio Privacy-GDPR per la tutela del dato sostenibile per “Il Sole 24 ore” cui fa parte.
La dottoressa Zambon ha ricambiato il ringraziamento per il gradito invito a questa speciale e lieta iniziativa e per l’accoglienza nell’Università Pontificia Antonianium ed è partita dallo spiegare il motivo per il quale i dati sono utilizzati nell’ottica di assumere decisioni. Come aveva scritto per il quotidiano “Il Sole 24 ore” già anni fa “La tecnologia vince sul diritto” perché spesso va avanti rispetto alla stesura delle norme.
Oggi più che mai ciò è vero e l’intelligenza artificiale, al centro del dibattito e di interessi internazionali, è diventata sempre più inserita all’interno della nostra società.
Ha mostrato esempi di utilizzo virtuoso (es. campo medicale, settore alimentare, ecc.) e cenni sull’utilizzo quotidiano per i professionisti. Considera tale tecnologia al servizio dell’uomo in modo analogo ad un farmaco: può fare bene se presa con consapevolezza in contesti di equità e può essere pericolosa se posta in mano all’irresponsabilità o all’incompetenza della persona umana riportando alcuni esempi nelle slide. Il diritto di impresa è sempre più permeato dalla tecnologia ed è per questo che l’Associazione ICT Dott.Com accoglie da anni Dottori Commercialisti, Avvocati ed Ingegneri che trattino di tali tematiche.
Approcci gigo-istici di chi implementa e popola qualsiasi sistema di intelligenza artificiale implicano il ritrovarsi una “spazzatura” di dati che non fanno bene a nessuno, ambiente compreso.
Non esistono standard de facto in tema di IA pertanto, pur avendo a disposizione quasi quotidianamente ormai di proposte di standardizzazione o di buone pratiche da parte di enti diversi, ritiene importante contribuire con discernimento tra i professionisti ed in generale le persone competenti su queste tematiche quali potrebbero essere ingegneri, avvocati e dottori commercialisti esperti in ICT (ma ritiene “collega” anche qualsiasi persona che si ponga nell’ottica di attuare la corretta governance di un’innovazione responsabile), al corretto bilanciamento tra la tutela dei diritti e delle libertà delle persone ed il progresso tecnologico.
La generazione 6G appena proposta dalla Commissione UE porterà altre novità anche in tema di diritto di impresa e nei board mentre l’unione dei mercati finanziari porterà novità in tema di sostenibilità e per la strategia italiana ritiene particolarmente importante dedicare dovuta attenzione all’introduzione della tecnologia nelle scuole senza l’adeguato supporto educativo.
In tema di diritto alla protezione ambientale segnala l’importanza della storica e recente sentenza Cedu e rimarca che gli obiettivi di sostenibilità dovrebbero sempre essere presi a mente nella progettazione di un sistema che tratta dati per tale motivo più che mai il termine da lei coniato “dato sostenibile”, rientra così nella strategia di qualsiasi stakeholder onde garantire un prospero sviluppo sostenibile.
Ritiene pertanto che le tematiche etiche proposte in tale bella sede dovrebbero essere tenute in considerazione sia dai professionisti che da tutte le persone che desiderino porre in essere un’innovazione sostenibile anche dal punto di vista tecnologico, ambientale e sociale nell’ampia ottica di responsabilizzazione.
Slide Paola Zambon, Dottore Commercialista
Il moderatore avv. Alberto Bozzo ha ringraziato la Presidente per il prezioso contributo ed ha presentato l’avv. Andrea Lisi (Anorc) che ha avuto come docente in un percorso formativo ringraziandolo per aver accettato l’invito. L’avv. Lisi ha evidenziato che, a proprio avviso, per creare maggiore fiducia sul mercato in tema di corrette informazioni, sarà sempre più necessario creare archivi che possano essere conservati in modo integro ed interoperabile nel tempo. Associa l’intelligenza artificiale all’immagine di pappagalli perché ritiene che questi possano infondere l’idea della reale essenza di tale tecnologia.
slide Andrea Lisi, Avvocato
Il moderatore avv. Alberto Bozzo ha ringraziato l’avv. Lisi per il prezioso contributo ed ha presentato la dottoressa Isabella Corradini (Centro Ricerche Themis) che ha precisato la propria specializzazione in tema di aspetti psicologico-sociali collegandola alla sostanziale mancanza di consapevolezza dell’uso in sicurezza della tecnologia (es. cybersecurity), che necessita di limitare le rischiosità derivanti dal fattore umano, anche nell’ottica della transizione ecologica e della sostenibilità, riportando alcuni esempi.
slide Isabella Corradini, Psicologa
Al termine del convegno, infine, è stato siglato un accordo tra il suo centro e l’Università Pontificia, rappresentato dal Rettore Fernandez, con le felicitazioni di tutti i convenuti.
Un’altra bella esperienza condivisa cui la nostra Associazione ha preso parte. Da approfondire assieme il concetto di “ecologia integrata” in un’ottica di una condivisa ed efficace “tutela del dato sostenibile” per una migliore transizione digitale ed un’innovazione responsabile.
foto della nostra Presidente durante una pausa con il Col. Marco Menegazzo (DPO Guardia di Finanza e apprezzatissimo relatore negli anni ai nostri convegni)
Si ricordano i gruppi di linkedin: